Egregio direttore,
vedo che non riesco a spiegarmi: io non ce l’ho solo con questo Papa, ce l’ho con la Chiesa cattolica che protegge i pedofili, Chiesa di cui, oggi, questo Papa prosegue l’omertà. Lei dice che mi riferisco a fatti svoltisi tra il 1960 e il 2010 come se questo avesse un significato ma non ce l’ha: sarà paradossale, ma è un po’ che non sento parlare di crimini di mafia; cosa significa: che la mafia non c’è più? E senza il rapporto dello studio legale Westpfahl-Spilker-Wastl saremmo venuti a conoscenza di queste violenze? La risposta è no, perché la Chiesa tace su questi abomini, tace e non punisce, perché spostare un prete pedofilo da una parrocchia ad un’altra non mi sembra una punizione se non per i bimbi di quest’ultima. Inoltre quel rapporto parla di 67 casi nella sola diocesi altoatesina, perciò in tutta Italia è lecito supporre che i casi siano centinaia: o no? Centinaia di casi di violenza contro bambini taciuti da chi dovrebbe predicare la parola di Cristo: Marco 9,42 “Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare”.
Lei pensa che la piaga della pedofilia sia evaporata senza lasciare traccia? La domanda è: lei ci crede o vuole crederci? Evidentemente ci sono dei patti fra il Vaticano e il Governo italiano che permettono di non denunciare questi misfatti: bene, visto che vengono utilizzati per lasciare impuniti preti pedofili che violentano bimbi e bimbe di 10, 11, e 12 anni penso che sia ora che vengano cambiati. Sono certo che lei sia d’accordo con me contro l’omertà in danno di bimbi e bimbe indifesi, molti dei quali ne rimarranno marchiati per tutta la loro vita.
Gentile lettore,
certo che riesce a spiegarsi. Quello che non le riesce proprio per niente è ascoltare, oltre che pontificare e semplificare con una serie di ovvietà a sostegno di tesi ben radicate nella sua testa (a proposito di crederci o volerci credere...). Se poi nel tornare sugli stessi argomenti le piace cambiare le carte in tavola, avrà sempre ragione da vendere: la scorsa volta accusò Papa Francesco di non avere agito responsabilmente, a proposito del più odioso e aberrante dei crimini, per una serie di gravissimi fatti avvenuti prima del suo insediamento, e il sottoscritto quell'aspetto ha semplicemente rilevato. Lei ne deduce che qualcuno si illuda che il tragico perpetrarsi della pedofilia nella Chiesa (e nel mondo) sia cessato? Io non l'ho mai detto, né pensato, né lasciato intendere. Ma quello che so per certo è che, alla data dello scorso 24 gennaio, la Diocesi di Bolzano ha espresso attraverso i suoi vertici parole di condanna dei proprio errori e dei crimini compiuti in tema di abusi sessuali su minori e che lo stesso Papa, in una intervista rilasciata a La7 la domenica precedente, 19 gennaio, non ha esitato ad esprimere tutto il proprio sdegno e a chiedere (e non è certo la prima volta) che sia fatta giustizia nei confronti di chi all'interno della Chiesa ha usato violenza contro i minori, a tutela delle vittime.
M.A.
PEDOFILIA NELLA CHIESA CATTOLICA
28/01/2025 - Roberto Bellia - Vermezzo con Zelo