PALESTINA-ISRAELE, RILEGGERE DON EMILIO

07/01/2025 - Ruggero Repossi

Gentile direttore,
apprezzando la profonda cultura che lo contraddistingue, oltre che come uomo di fede anche come erudito conoscitore di tutto quanto riguarda il Medio Oriente, ho letto con attenzione, e non si potrebbe fare altrimenti considerato l’argomento, gli articoli di don Emilio Maltagliati, parroco emerito di Cassinetta di Lugagnano, pubblicati negli ultimi mesi sulla Libertà, in merito alla questione di Israele e Palestina.
La sua quarantennale esperienza in Terra Santa fa di lui un profondo conoscitore della storia di quei popoli. Don Emilio, nei suoi articoli, ripercorre la storia di quelle genti, la loro cultura, la loro religione e le loro tradizioni, fino alla creazione dello stato di Israele (1948) e all’attuale conflitto con Hamas. Egli ricorda anche che gli Ebrei non furono mai gli unici abitanti della Palestina, e che quello della Terra Promessa è più che altro un mito.
Invito a rileggere gli interessanti articoli scritti da don Emilio, il quale termina l’attenta disanima con l’augurio che possa nascere al più presto un unico stato dove Ebrei e Palestinesi possano vivere in pace e libertà. La preghiera e la speranza di vedere finalmente tutti uniti ci accomuna tutti, ma resta solo una speranza. Ed anche la proposta di due stati per due popoli è attualmente di difficile realizzazione.
Il tragico attentato di Hamas del 7 ottobre 2023 che ha causato l’uccisione di 1.400 persone e la prigionia di altre 240, ha dato avvio alla ritorsione di Israele che ha portalo all’uccisione di oltre 41.500 persone e allo sfollamento forzato di oltre un milione e novecentomila palestinesi. Gli israeliani hanno occupato stabilmente la striscia di Gaza e ultimamente hanno invaso il sud del Libano. Anche in seguito agli ultimi disordini in Siria, gli israeliani ne hanno approfittato per porre sotto il loro controllo le alture del Golan che, anche a causa dell’ottima fertilità del territorio, non intendono abbandonare. Se poi si aggiunge che oltre settecentomila coloni ebrei si sono stabiliti nei territori della Cisgiordania e a Gerusalemme est insediandosi nelle aree che facevano integralmente parte dei territori palestinesi, si ha la fondata impressione che gli israeliani stiano occupando stabilmente i territori confinanti con il loro Paese.