Caro direttore,
leggo, e rimango desolato, che un diplomato finlandese ha un livello cognitivo e culturale superiore a quello di un laureato italiano. Sembra che nel Paese scandinavo la scuola funzioni meglio e poi, continuando a leggere, scopro che per diventare insegnanti bisogna superare selezioni durissime per poi guadagnare come un dirigente d’azienda: quello che ho sempre sognato per la scuola italiana.
Nel lontano 2019 scrivevo “Lo stipendio degli insegnanti sia portato al livello dello stipendio di un dirigente di media azienda: il compito di un insegnante è formare la classe dirigente del futuro, aprire ai giovani prospettive incoraggianti, gettare le basi per lo sviluppo del Paese, e questo compito viene svolto in primis dagli insegnanti delle scuole elementari dove si insegna il metodo e si gettano le basi per l'applicazione allo studio e l’interesse alla conoscenza”.
Che sia ora che chi ci governa cominci finalmente a riflettere e ad operare per correggere un difetto che pesa sul nostro sviluppo ben più del famigerato deficit?
SCUOLA ITALIANA
11/12/2024 - Roberto Bellia - Vermezzo con Zelo