LA QUESTIONE DELLA SIRIA

11/12/2024 - Gianni Mereghetti

Carissimo direttore, 
la Siria deve affrontare un momento decisivo della sua storia, il dittatore è stato vinto e cacciato, i nuovi potenti assicurano libertà e democrazia ma per ora non sono convincenti. I sospetti sono tanti, che chi ha sconfitto il dittatore diventi a sua volta dittatore è una possibilità, la situazione è molto confusa e viene voglia di stare a guardare. 
Questi momenti sono decisivi, e la presenza cristiana in Siria rappresenta un fattore importante per verificare se sarà realmente democratica la nuova Siria.
E noi qui in Occidente che cosa possiamo fare?
Noi dobbiamo sostenere questa presenza con la preghiera e rispondendo a ciò che ci viene chiesto da questa coraggiosa e commovente presenza. Io ho conosciuto a suo tempo nel 2017 la comunità cristiana di Aleppo e oggi sono certo che è un segno di speranza. Nell'Aleppo lacerata e distrutta da una lunga guerra, ferita da un terremoto lacerante, i frati di Aleppo sono stati e sono un segno di speranza.
Oggi questa speranza è la domanda di un popolo che chiede pace e libertà. I nuovi potenti devono decidere, hanno cacciato il dittatore, per non diventare a loro volta dittatori devono dare al popolo la possibilità di costruire la nuova Siria.