USCITE DIDATTICHE, PERCHÉ DUE PESI E DUE MISURE?

26/11/2024 - Le rappresentanti delle classi terze della scuola primaria dell’IC via Palestro di Abbiategrasso

Gentile direttore,
erano giorni che pensavamo di scrivere al Suo giornale, ma abbiamo temporeggiato con la certezza che avremmo ricevuto in Consiglio d’Istituto gli opportuni chiarimenti. Tuttavia, a poche ore dalla riunione convocata su richiesta della componente genitori per questa sera (venerdì 22 novembre) abbiamo appreso dell’assenza, non solo della gran parte dei docenti, ma anche della stessa Dirigente, motivo per cui la Presidente ha deciso di rinviare l’adunanza alla prossima settimana.
Ci auguriamo che gli impegni citati per giustificare le assenze siano davvero tali e non siano strumentali per sottrarsi a un confronto democratico su argomenti che, ormai da giorni, coinvolgono intere interclassi e che ci rendiamo conto possano essere considerati “scomodi”.
Il Consiglio d’Istituto era infatti stato convocato per avere dalla scuola spiegazioni in merito alle uscite didattiche e per discutere di altre problematiche che i genitori stanno riscontrando dall’inizio dell’anno scolastico. Nessuno voleva puntare il dito, volevamo semplicemente capire perché un’uscita didattica prevista per il 27 novembre per tutte le classi terze della scuola primaria, già proposta a giugno e successivamente approvata dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto e per la quale era stato consegnato ai genitori a inizio novembre apposito avviso, sia stata annullata il 19 novembre con la motivazione che il Mudec (museo presso il quale le classi si sarebbero dovute recare) non risulta iscritto alla piattaforma che la scuola deve utilizzare per i pagamenti degli ingressi.
Anche il Planetario fino a gennaio 2025 non potrà ricevere i pagamenti attraverso tale piattaforma, eppure un’interclasse della scuola primaria il 4 dicembre si recherà in gita proprio lì. Anche il Teatro San Fedele non risulta iscritto, eppure il 20 novembre le classi terze della scuola secondaria hanno assistito ad uno spettacolo presso questa struttura. In quest’ultimo caso la scuola, per ovviare al problema, ha fatto un’eccezione (per utilizzare il termine usato da una professoressa alla quale sono stati chiesti chiarimenti in proposito) ed ha richiesto ai genitori il pagamento del biglietto in contanti.
Ci chiediamo quindi perché per alcune uscite didattiche vengano fatte eccezioni e per altre no, perché per alcune si cerchino soluzioni alternative e per altre si comunichi a pochi giorni dalla gita che l’uscita è annullata. Possibile che in tanti mesi la scuola non abbia avuto il tempo di verificare se l’uscita potesse essere effettuata? Tra l’altro stiamo parlando del Mudec, uno dei musei più famosi di Milano, frequentato quotidianamente da scolaresche che ovviamente pagano l’ingresso e, a questo punto, ci piacerebbe sapere come.
Vogliamo ricordare a tutti, a noi per primi, che le uscite didattiche sono importanti per la formazione degli alunni, soprattutto per quegli alunni considerati fragili, che hanno l’opportunità di vivere esperienze “diverse” e culturalmente appaganti solo se è la scuola ad organizzarle. Troviamo che, annullare un’uscita didattica senza cercare soluzioni alternative (che ci sono, lo si ribadisce, altrimenti nessuna scuola potrebbe recarsi in visita al Mudec), mettendo sul piatto solo questioni burocratiche, sia avvilente e poco rispettoso anche delle insegnanti, che da giugno stavano programmando l’attività didattica in funzione dell’uscita, tra l’altro facendosi carico di aspetti che dovrebbero essere gestiti dalla segreteria e non dal personale che, nella scuola, ha una funzione educativa.
Con la speranza che, prima o poi, qualcuno dia risposta alle nostre domande, ringraziamo per l’attenzione.