CARO LUCIANO, ORA SO CHE MI SEI ANCORA PIÙ VICINO

02/04/2024 - Lettera firmata

Egregio direttore,
chiedo ospitalità sulle pagine del suo giornale per poter rivolgere la lettera di congedo ad una persona cara che purtroppo non è più visibilmente tra noi da qualche giorno...
Caro Luciano, in questi giorni mi viene in mente una attenzione che tu avevi ogni sera ad accendere la luce da me, visto che io il più le volte la lasciavo spenta. Tu invece venivi ad accenderla, a farmi memoria che Gesù nella vita porta la luce per illuminare i nostri passi.
Tu sei stato in questi anni una presenza attenta e discreta, non hai mai voluto affermare te, sempre eri teso a che io prendessi la mia strada, e così eri per tutti, una sentinella a difesa della strada che il Signore voleva per ognuno. Così tu mi colpivi tanto perché eri lieto del cammino che ognuno faceva, sapevi cogliere il nuovo che ogni persona viveva e ne gioivi. Questa era la tua consapevolezza matura: ciò che vale è che ognuno realizzi il compito che il mistero gli affida, e vedere questo ti riempiva il cuore, perché tu gioivi dell'opera di Dio. Così tu mi hai aiutato a guardare ciò che il Mistero opera, a riconoscere che la cosa più importante della vita è ciò che fa Lui, Gesù.
E così mi viene anche in mente che mi aspettavi la mattina in auto e mi sgridavi quando andavo da solo a piedi, facendo emergere un altro tratto della tua personalità, la gratitudine perché Gesù ci ha dato una compagnia per camminare verso di Lui. A me che talvolta volevo fare da solo tu ricordavi che da solo non ce la si fa, e Gesù per questo ci ha dato una compagnia per poter procedere in modo certo, sicuro. Tu mi hai testimoniato il valore della comunità, la vivevi con semplicità e intelligenza, riconoscervi in essa la presenza di Gesù.
E le colazioni da Benny con i tuoi grandi amici erano per me il modo migliore di aprire la giornata, lì io vedevo la tua libertà e il grande valore che tu davi all'amico: ogni mattina nella vostra intensità io imparavo una cosa decisiva, a verificare (come diceva don Giussani) che Cristo c'entra con tutto. Io ora so che tu mi sei ancora più vicino, che ti prenderai ancora più cura di me, te ne sono grato, averti conosciuto è stato un grande dono, è un grande dono.
Grazie.
Con amicizia.