Carissimo direttore,
in questi giorni in cui si è fatta memoria di don Luigi Giussani una cosa è evidente che il suo carisma è quanto mai vivo e questo lo si vede in chi toccato dalla sua energia vitale ha il volto lieto. Questo io ho incontrato in questo tempo di memoria, tante persone che don Giussani non lo hanno incontrato da vivo ma che lo sentono vivo e presente più di me che qualche volta l'ho incontrato e ho avuto la grazia della sua compagnia nel periodo più drammatico e difficile della mia esistenza. Che quello che stiamo vivendo è un momento eccezionale me lo testimoniano tutte queste persone semplici per le quali don Giussani è una presenza umana reale, un amico che li accompagna facendo loro scoprire la positività che alberga in ogni circostanza. Succede così qualcosa che noi non possiamo immaginare e concepire, che don Giussani oggi ci è ancor più vicino, che si riesce ad attingere alle fonti zampillanti del suo carisma, che io mi accorga di quanto non avevo ancora capito di quello che lui mi ha testimoniato. Per questo avvicinamento alle fondamenta del carisma di don Giussani è decisiva la paternità di don Julian Carron che pazientemente mi ha insegnato un metodo, quello della scoperta del mio umano come scandaglio della profonda bellezza di una vita in Cristo. Con tanta ricchezza e compagnia la memoria di don Giussani rilancia oggi il mio lavoro di riconoscimento che Cristo c'entra con la vita fino a cambiarla in meglio.