LE DUE BORSE DI GHOETE E LA FESTA DEL CASTELLANO

31/01/2024 - Luigi Bertolini

Pregiatissimo direttore,
voglia gentilmente ospitare questo racconto che mi fa piacere condividere con i lettori del nostro giornale.
Un villaggio a ridosso di un castello fu svegliato dalla voce dell'araldo del castellano che leggeva un proclama nella piazza: «Il nostro beneamato signore invita i suoi fedeli sudditi a partecipare alla festa del suo compleanno. Ognuno riceverà una piacevole sorpresa. Chiede a tutti però un piccolo favore: i partecipanti dovranno portare un po' d'acqua per riempire la riserva del castello che è vuota».
Nel villaggio scoppiarono i commenti più disparati: «È il solito tiranno! Ha abbastanza servitori per farsi riempire il serbatoio. Io porterò un bicchiere d'acqua!», disse un tale.
«Ma noo! È sempre stato buono e generoso! Io ne porterò un barile!», replicò un altro.
E alti ancora: «Io un ditale!». «Io una botte!».
Il giorno della festa si vide uno strano corteo salire al castello. Alcuni spingevano con tutte le loro forze dei grossi barili o enormi secchi colmi d'acqua. Altri, deridendo i compagni, portavano piccole caraffe o un bicchierino. Entrati nel cortile del castello, ognuno vuotò il proprio recipiente nella grande vasca, lo posò in un angolo e poi si avviò verso la sala del banchetto. Leccornie varie con canti e danze si succedettero, finché verso sera il signore del castello ringraziò tutti con parole gentili e si ritirò.
«E la sorpresa promessa?», brontolarono alcuni con disappunto e delusione. Altri dimostrarono soddisfazione esclamando: «Il nostro signore ci ha regalato la più sorprendente delle feste!».
Ciascuno, prima di ripartire, passò a riprendersi il proprio recipiente. Esplosero allora delle grida di gioia o di rabbia che si intensificarono rapidamente. I recipienti erano stati infatti riempiti fino all'orlo di monete d'oro!
Quando sei generoso e fiducioso, non temi di dare perché sai di ricevere gratitudine.
A tal proposito Goethe affermava: «Se vuoi vivere sereno, viaggia con due borse: una per dare ed una per ricevere».
Grazie di cuore per l'ospitalità.