OSSERVAZIONI E... SASSOLINI NEL DECENNALE DELLA DEDICAZIONE DELLA CHIESA DI SAN GAETANO

14/11/2023 - Lettera firmata

Caro direttore, approfitto dello spazio che mi vorrai concedere per segnalare una situazione locale che (a mio modesto parere) non andrebbe ignorata o sottaciuta.
Lo affermo innanzitutto come parrocchiano e anche per una innegabile "affezione rionale", poiché la mia vita è trascorsa praticamente a ridosso dell'oratorio San Gaetano e (per così dire) all'ombra dell'omonima chiesa.
La ricorrenza del decimo anniversario della dedicazione (benedetta dall'allora Cardinale Scola, nell'ottobre 2013) mi ha dato lo spunto per alcune spontanee considerazioni riguardo alle vicissitudini di questa chiesa periferica, appena edificata quando ancora non andavo a scuola, per fornire al nuovo oratorio una adeguata e più ravvicinata assistenza liturgica (visto che il vecchio San Luigi era ubicato in via Misericordia.)
Dopo l'entusiasmo dell'inaugurazione (ottobre 1955) San Gaetano ha continuato nella sua veste grezza (così come l'avevano edificata) per lunghi decenni (penso ai cinque lustri di Monsignor Tosi) sempre un po' snobbata dal "potere centrale" . Questo nonostante la vivace presenza dell'oratorio e l'utilizzo da parte di una popolazione rionale alquanto numerosa, che tale è rimasta negli anni, se non addirittura incrementata dagli insediamenti residenziali di via Villani prima e successivamente da quelli della contrada Sforza. Un potenziale "bacino di fedeli" non trascurabile, che peraltro riempiva la chiesa quando vi si celebravano due messe festive, oltre a quella vigiliare.
L'avvicendarsi dei parroci ha portato ad alcune modifiche nella gestione di questa chiesa, in primis alla variazione degli orari delle messe. Se agli albori ne venivano celebrate due festive (7.30 e 10.30 e una di martedì alle 7) si è poi arrivati alla messa quotidiana delle 8, decisamente comoda per chi abita in zona, ma lasciando una sola celebrazione domenicale alle 11 (e mantenendo invece la prefestiva delle 17, che d'estate comporta una penitenza per i fedeli a causa del microclima incandescente...). Senza contare il periodo estivo in cui la chiesa non viene utilizzata per più di un mese, con la soppressione anche della messa di precetto... Forse un'opportuna revisione degli orari non guasterebbe (visto che molta gente preferiva le 10.30 festiva e un orario differente tra estate e inverno per la prefestiva) nell'interesse degli "utenti del culto", alcuni dei quali nel frattempo sono migrati presso altre chiese cittadine.
Nel decennale di dedicazione, quando San Gaetano ha visto realizzato l'atteso restyling (per merito principalmente di compianti architetto Sandro Rondena e don Domenico Sguaitamatti, oltre naturalmente che per la generosità dei finanziatori e l'abbondate mano d'opera prestata dai volontari della Cappelletta), mi sarei anche aspettato una più entusiastica partecipazione da parte della cittadinanza "extra oratorio", oltre alla messa solenne concelebrata un mese fa in coincidenza con il decimo anniversario di ordinazione del nostro don Stefano, attuale coadiutore che ha già dato un impulso innovativo all'attività oratoriana e parrocchiale in genere. Magari una serata di festa in più, coinvolgendo qualche coro locale...
Ultimo "sassolino" che vorrei togliermi, il problema dei foglietti. Aboliti durante il covid, ma successivamente ripristinati (e forniti nelle altre chiese della Comunità Pastorale San Carlo, dove peraltro già esistono le videoscritture per seguire la messa), in San Gaetano misteriosamente non sono più ricomparsi, nonostante la mancanza di schermi con relative diciture dei vari passaggi liturgici. Se si tratta di un problema economico, sono certo che più di un parrocchiano sarebbe disposto a contribuire per ovviare a un simile inconveniente, del tutto risolvibile.
Grazie per l'ospitalità.