RICORDO DI TINO SOLARI

20/10/2023 - Franco Fagnani

Questo autunno improvviso ha portato una ventata di gelo sui nostri ricordi. Capita sempre così quando passano gli anni e ai funerali ci si guarda negli occhi e ci si conta: un amico in meno, una valanga di ricordi in più.
Del Tino Solari uomo pubblico, amministratore e presidente dell'Ente Fiera leggerete in altra parte del giornale. Qui si parlerà del Tino come amico, cacciatore, pescatore, armiere e sognatore.
Sì, perché dal 1967 la "bottega" del Solari all'inizio di via Ticino, negozio di caccia, pesca e sport, era la chiesa dei sogni di noi giovani "tesinatt" (frequentatori del Ticino, per le generazioni dello smartphone). I pescatori erano numerosissimi, i cacciatori anche e dove ci trovavamo tutti a discutere, chiacchierare, litigare, sparare le balle più incredibili sulle nostre passioni? Dal Tino Solari; e lui, che vedeva molto avanti, ci calmava, ci rabboniva, tentava di portarci sulla retta via della ragione, troppe volte abbandonata e soverchiata da una passione venatoria e piscatoria che tracimava di voglia e di entusiasmo.
Fu proprio lì dal Solari che mio papà Carletto mi comprò il primo fucile, un sovrapposto Breda modello Perseo che conservo gelosamente come una reliquia in ricordo di mio padre, del Tino e della mia prima fucilata.
Ma dal Solari non si andava solo per comprare, si andava per abitudine, come gli inglesi vanno al circolo della caccia e della pesca. Si entrava, e la signora Mariuccia si armava di pazienza e si apprestava a sentire sia la normalità che le assurdità, sopportando linguaggi poco
oxfordiani e diatribe degne delle più terribili faide. Ma lì era era il ritrovo, perché nessuno ci cacciava via e alla fine andavamo a casa con un buon consiglio e una buona parola. In più quando c'erano i nuovi arrivi scattava la macchina dei sogni e ci si dava da fare per realizzarli. E Solari, nel limite delle sue possibilità, ci aiutava a farlo. Ecco, Tino (Larios per gli amici della Libertà), sei nei ricordi, ma non dimenticarci, come noi non dimenticheremo te, perché per 30 anni ci hai fatto sognare.