MALEDUCAZIONE AL PS DELL'OSPEDALE "CANTÙ"

12/09/2023 - Marco Viviani

Egregio direttore,
domenica non mi sentivo bene, e poiché un medico al quale mi sono rivolto ha rifiutato di prestarmi cure, mi sono recato al Pronto Soccorso dell'ospedale di Abbiategrasso: non ho voluto andare a Magenta, anche se so che quello è un grande Pronto Soccorso dove tra l'altro è capitato che salvassero la vita anche ai miei genitori, ma per il mio malessere non mi sembrava il caso di chiamare l'ambulanza. Dunque mi sono presentato al "Costantino Cantù", in questa struttura praticamente deserta. La persona addetta al triage si è accertata delle mie condizioni generali e dopo avermi misurato la pressione mi ha fatto entrare dal medico, ma nel frattempo una infermiera, con tono molto sgarbato, mi ha fatto sentire di troppo e ha detto che mi si lasciasse perdere, che c'erano persone che avevano più bisogno di me da controllare. È vero che io ho un fisico da Giuliano Ferrara, ma non mi pare che questo debba autorizzare gli operatori sanitari a trattarmi male, perché sono convinto che la prima cosa che è indispensabile in qualsiasi luogo di cura è l'umanità che tutto il personale deve avere verso i pazienti, senza distinzioni.
Mi scuso per lo sfogo. Fortunatamente, visto che appunto sono qui a scriverne, non avevo niente di grave, ma il modo che quella infermiera ha avuto nel rivolgersi a me e nel parlare di me con i colleghi non mi è proprio andato giù.