IL PRIMO MAGGIO , UN INVITO PER TUTTI A GIUSTIZIA SOCIALE, PARTECIPAZIONE CONDIVISA E SOLIDARIETÀ

02/05/2023 - Luigi Bertolini

Il Primo Maggio si "celebra" da tantissimi anni per ricordare due importanti avvenimenti che hanno segnato la storia dei rapporti di lavoro e delle lotte dei lavoratori per affermare la loro dignità ed i loro diritti.
Il primo avvenimento risale all'anno 1886 quando a Chicago, dopo intense manifestazioni sindacali, gli operai ottengono una riduzione del tempo di lavoro. Il secondo, legato al primo, risale al 3 maggio dello stesso anno, con l'attacco ai manifestanti da parte della polizia, il conseguente arresto e la condanna a morte di cinque operai.
Da allora, il Primo Maggio è diventato simbolo di un movimento di lotta internazionale di tutti i lavoratori. Essi affermano i propri diritti per raggiungere sempre nuovi obiettivi legati alle garanzie di sicurezza sul lavoro, di giustizia sociale e di formazione professionale.
Tanti anni sono trascorsi da quella data ed innumerevoli sono state le lotte che i lavoratori hanno affrontato con determinazione e coraggio, spesso con il sacrificio della propria vita.
Purtroppo, malgrado i progressi ottenuti nel corso degli anni, oggi il lavoro non è più un diritto e una garanzia per tutti.
La crisi finanziaria, economica e sociale, iniziata tempo fa, ha escluso dal mondo del lavoro milioni di persone, in particolare tantissimi giovani, generando anche povertà. In Europa: malgrado un lievissimo miglioramento dei tassi di occupazione, sono sempre circa venti milioni le persone in cerca di un lavoro.
Il progresso tecnologico e la globalizzazione hanno modificato radicalmente diversi settori lavorativi, ridimensionando il comparto occupazionale.
A tutt'oggi rimangono aperte alcune serie problematiche da risolvere: il lavoro precario e la remunerazione non sempre adeguata.
Per la festa del Primo Maggio siamo stati tutti invitati a riflettere su questi aspetti per una maggiore giustizia e partecipazione condivisa. Con estesa solidarietà per chi il lavoro non l'ha più.