Egregio direttore, sono una cittadina residente ad Abbiategrasso e abito nei pressi di viale Mazzini. Nella notte tra lo scorso venerdì 7 aprile e sabato 8, proprio sotto casa mia, un gruppo numeroso di ragazzi e di uomini ha fatto spaventare noi abitanti della zona scambiandosi urla, pesanti minacce, insulti e perfino venendo alle mani: ho contato una decina di persone. In tutto questo, mia figlia dodicenne si è svegliata e impressionata alquanto nel sentire tutto quel baccano.
Così mi sono decisa a chiamare i carabinieri, ma mi sono sentita rispondere, con tono alquanto scocciato, «cercheremo di mandare qualcuno». Considerato però che casa mia e il luogo delle urla sono raggiungibili, dalla caserma dei Carabinieri, in meno di un minuto, non vedendo arrivare nessuno mi sono permessa di richiamare e questa volta mi sono beccata una sfuriata e il telefono riattaccato in faccia...
Ci sono rimasta male, anche perché io ho dovuto dare le mie generalità, ma il "gentile" carabiniere che mi ha risposto in quel modo naturalmente no.
Intanto, dalle parti di casa mia non si è visto nessuno in tutti i 20 minuti circa nei quali le grida e le liti si sono protratte.
Vorrei dunque segnalare, attraverso le pagine del giornale, questo episodio di totale mancanza di intervento e di aiuto delle forze pubbliche, ovvero del nostro Stato, per  il quale peraltro anche io lavoro.
Grazie dell'attenzione.
D.V. (lettera firmata)