PROGETTO ANAS, LETTERA IMMAGINARIA DEI TERRENI DI ALBAIRATE

13/01/2023 - O.L.

È firmato “I terreni di Cascina Isola Maria, Albairate, Parco Agricolo Sud Milano” il documento giunto alla redazione del giornale e che qui di seguito volentieri ospitiamo: racconta, dal punto di vista del terreno che sta per essere sacrificato, il momento critico della ormai prossima riapertura della Conferenza dei Servizi che potrebbe con ogni probabilità dare luogo all’avvio del cantiere della “tangenziale Vigevano-Malpensa”. «Ehi mappale 10 foglio 14 - dice idealmente il terreno in procinto di essere consumato ad alcune sue parti ben specificate - hai sentito che siamo di nuovo sotto esproprio? Già, dopo secoli, tra i filari che i miei proprietari hanno piantato, verremo asfaltati insieme a tanti altri, cinque aziende agricole del nostro paese, Albairate, tra il viadotto sul Naviglio Grande “di Leonardo” e la sp 114, vedranno i loro campi distrutti, per non parlare di tutti gli altri, nei paesi vicini…». «Eppure ho sentito che a Milano l’architetto paesaggista Andreas Kipar ha lanciato l’idea di rompere l’asfalto per far tornare il suolo, piantare alberi, liberi dal cemento e dai cordoli, per mettere al centro il “non costruito” e far emergere il suolo e l’acqua, perchè "la gravità dell’emergenza climatica ci chiede degli interventi urgenti e di rottura”, ha detto. A Milano c’è una sensibilità che si sta facendo strada, spesso però ignora i problemi dell’hinterland dove si procede in senso inverso e nel territorio pregiato dei due parchi, Parco Agricolo Sud Milano e Parco del Ticino, torna in auge la Vigevano-Malpensa, infrastruttura stradale obsoleta, costosa ed inutile che il territorio contrasta da ben 21 anni. I dati del consumo di suolo di questo anacronistico progetto (riportati in modo schematico nella tabella pubblicata come immagine) danno l’idea di quanto sia scellerato: 1.266.844 metri quadrati di aree agricole, il 94.5% del rapporto agricolo totale nei Comuni di Abbiategrasso, Albairate, Boffalora, Cassinetta di Lugagnano, Magenta, Ozzero, Robecco sul Naviglio. Il nostro territorio, compreso tra due Parchi, è riuscito con il contributo qualificato di tantissime persone ad opporsi al progetto Anas per ben 21 anni, ma ora siamo forse giunti ad una fase cruciale: infatti il prossimo 18 gennaio 2023 verrà riaperta la Conferenza dei Servizi. Sono stati reiterati gli espropri a centinaia di proprietari e agricoltori, ettari di suolo fertile ed irriguo verranno cementificati nell’unica area verde che nutre e fa respirare la città di Milano. I mutamenti climatici, la siccità, la crisi alimentare ed energetica, l’aumento costante delle temperature non hanno alcun effetto sulle menti fertili che ripropongono il progetto Anas che è in realtà la Ozzero-Malpensa. In pochi anni l’alternativa più intelligente ed economica di riqualificare le strade esistenti là dove ci sono delle criticità, risparmiando fondi per destinarli allo sviluppo della mobilità pubblica, sarebbe già stata realizzata». è l’amara conclusione del racconto immaginario del territorio in procinto di essere consumato, fattosi persona per il tramite dei titolari dell’azienda agricola Isola Maria di Albairate.