ALPINI E NAJA: PRECISAZIONI

14/10/2022 - Alberto Valsecchi

La lettera al direttore di Adriano Mortarino, riguardante lo striscione portato durante la nostra sfilata, comparsa sull’ultimo numero di Ordine e Libertà mi dà modo di chiarire alcune cose perché ognuno possa considerare ogni aspetto e trarre le dovute proprie conclusioni. Nell’ambito della nostra associazione a partire dalla presidenza nazionale e giù giù per gradi si invoca il ripristino di una leva obbligatoria non certo con le caratteristiche della “naja” che abbiamo compiuto noi delle generazioni passate. Sarebbe sciocco pensare che, con le evoluzioni intervenute, il servizio militare così come è oggi si possa affidare a dei ventenni impiegati per dodici mesi. Non è possibile acquisire in così poco tempo le nozioni necessarie. D’altra parte anche noi, che fortunatamente non abbiamo dovuto affrontare alcuna guerra, non eravamo così desiderosi di spiegare armi contro chicchessia. Ma quello che ci è rimasto e su cui insistiamo, noi e la nostra associazione, è che quel periodo ha costituito per moltissimi di noi, forse non per tutti, un periodo che ci ha abituato a far tacere l’IO che è in noi a vantaggio di uno scopo comune, ci ha insegnato a stare con altri che magari non la pensavano come noi, ci ha abituati a capire che oltre ai diritti esistono anche i doveri, ci ha inculcato il dovere e il piacere di aiutare l’altro che è in difficoltà. E tutto questo forse manca a moltissimi giovani, per fortuna non a tutti, ed è questo che vorremmo chiedendo il ripristino della leva. Un servizio obbligatorio da prestare alla Nazione per sopperire a necessità che, lo vediamo tutti, di volta in volta la popolazione ha bisogno, negli svariati campi: interventi in calamità, interventi in prevenzione, in educazione e chi più ne ha più ne metta. Negli Alpini, magari non in tutti, questi sentimenti si sono cristallizzati più facilmente viste le dimensioni anche della nostra Protezione Civile ma devono essere di patrimonio comune. Perché obbligatorio? Perché l’attuale sistema di chiamata al servizio civile è limitato e non dà molto effetto. Questo è il senso della richiesta del ripristino della leva obbligatoria come ribadito anche durante il nostro centenario e nei numerosi interventi associativi che se si avesse la pazienza e la costanza di ascoltare ognuno coglierebbe