ELEZIONI AD ABBIATEGRASSO E MAGENTA: APPELLO A TUTTI I CANDIDATI

08/04/2022 - Robecco Futura

Si terranno il prossimo 12 giugno le elezioni nelle menzionate città, che per loro natura, sia territoriale sia per numero di abitanti, sono i due capisaldi del nostro ambito territoriale metropolitano: Magentino-Abbiatense che ad oggi si configura solo come entità astratta più che come entità istituzionale sovracomunale. Istituita perlopiù da una riforma dello Stato frettolosa e imprecisa, in parte ancora incompiuta. Le prime elezioni comunali post pandemia, anzi, per la verità ancora con una pandemia non del tutto debellata e ancora molto insidiosa, e con una guerra in Europa che non sappiamo quando e come finirà. Questi due elementi, non trascurabili, volenti o nolenti, influiranno certamente sull’assetto politico amministrativo di ogni comune, a partire dai bilanci e dalle possibilità, a breve, di effettuare investimenti. Infatti, le poche risorse disponibili sono state, e saranno, utilizzate per andare incontro alle fasce più deboli, ai servizi sociali e scolastici, alla gestione degli edifici comunali: pensiamo solo alle bollette del gas. Questa situazione finanziaria, non ci deve fermare ed è opportuno che, in attesa di tempi migliori, si cominci a programmare il futuro del nostro territorio in termini di servizi e infrastrutture. Naturalmente non vogliamo entrare nel merito delle singole proposte locali dei candidati, ma cercare di suggerire ai candidati sindaci di tutti gli schieramenti, che il futuro dovrà necessariamente confrontarsi sempre più con un ambito territoriale, che all’interno della città metropolitana, non ha paragoni in termini di verde, di storia, di cultura, di bellezze naturalistiche, di corsi d’acqua, ecc. In questo può darci una grossa mano, il PNRR, che ci mette a disposizione, a fronte di progetti seri, credibili e sostenibili, i soldi necessari per realizzarli. Di cose da fare ce ne sono tante, da quelle in sospeso da decenni, come il raddoppio della ferrovia Milano-Mortara, o la tangenziale. Soprattutto, l’appello che vogliamo fare ai candidati sindaci di questi due entità capoluogo del nostro territorio, è la richiesta di un cambio di mentalità rispetto alla programmazione territoriale e che di questa si facciano carico, in nome e per conto anche degli altri 26 Comuni del proprio ambito. Occorre, a nostro modo di vedere, una progettualità che coinvolga tutto il Magentino-Abbiatense per decidere tutti assieme, cosa vogliamo farne del nostro territorio, quale vocazione dargli, quale qualità della vita ritagliarci ecc. Sorgono allora spontanee alcune domande: possiamo andare avanti ancora a sottrarre terreno all’agricoltura per costruire inutili e ingombranti centri commerciali? Non bastano quelli che ci sono? Vogliamo che tutto diventi come la statale 11nei pressi di Magenta e Corbetta? Dobbiamo continuare ancora a dare spazio a mega strutture logistiche per portare a casa qualche onere di urbanizzazione che servirà poi solo a loro? O vogliamo recuperare il nostro patrimonio edilizio? Sentiamo parlare ancora di Piani Generali del Territorio da parte dei candidati; non sarebbe ora invece di abolirli e di farne uno unico territoriale che ci detti regole comuni di tutela e protezione? Per quanto riguarda i servizi, dobbiamo andare avanti ancora un po’ con tre aziende multi servizi Asm, Amaga, Consorzio Navigli, oppure decidiamo di farne una sola per tutto il territorio? Ci sarebbero molte altre questioni, ma queste bastano per farci capire come le due città di Magenta e Abbiategrasso dovranno essere il motore di questo nuovo sviluppo del territorio in senso ecologico (che non vuol dire No a tutto ma Sì alle cose fatte bene), e i loro candidati dovranno essere consapevoli che non si potrà e non si dovrà più ragionare solo in termini localistici, ma con un afflato territoriale che vada oltre i singoli interessi. Ci aspettiamo dai candidati sindaci un’assunzione di responsabilità che vada al di là del loro ambito comunale e coinvolga anche il futuro di un’area, il magentino abbiatense, che ha necessità di essere rivalutato per diventare attrattivo, darsi un’etica del vivere bene, creare ricchezza in ogni senso, da lasciare alle future generazioni. In particolare poi ai candidati sindaci del centrosinistra e del PD che come partito, già da diversi anni, abbiamo attivato i tavoli di lavoro territoriali per arrivare con una proposta organica e un' idea comune sul nostro territorio che ha tutte le carte in regola per diventare il Parco della Città Metropolitana