LA DAD INSEGNI A RISCOPRIRE IL CUORE DELL'EDUCARE

11/12/2020 - Gianni Mereghetti

Carissimo direttore, per le scuole superiori continua la DaD e un’indagine recente, condotta nelle scorse settimane da Demos per Repubblica rileva che alla maggior parte degli italiani piace la didattica a distanza. Su questo risultato qualche considerazione val la pena di farla, perché non si scambino lucciole per lanterne e non si pensi a dare alla scuola strane prospettive. La Dad è stata ed è una testimonianza significativa, perchè ha evidenziato che sia insegnanti sia studenti in una situazione di grave crisi non si sono arresi e hanno trovato il modo di continuare ciò che è costitutivo della scuola, cioè un rapporto. In questo senso la Dad è una cosa altamente positiva, perchè ha voluto dire e vuol dire la decisione a tener vivo e a continuare un rapporto. Bisogna così dar atto che in un momento di grande difficoltà è stato riscoperto il perno della scuola, il rapporto educativo: la scuola vive di rapporti e di questo tutti hanno bisogno. Ma detto questo bisogna aggiungere un'osservazione molto semplice, quasi banale, che la didattica a distanza è una didattica dell'emergenza, non è la didattica della scuola reale, di quella che a gennaio riprenderà. Significa che si deve buttar via tutto quello che si è imparato in questi mesi? Assolutamente no! La Dad ha arricchito il lavoro scolastico, ha portato nuove modalità di insegnamento e di apprendimento, ma ha anche evidenziato che computer, tablet, immagini, video, sono strumenti dell'esperienza scolastica, strumenti importanti e che rendono più veloce il processo del conoscere e gli allargano gli orizzonti. Però strumenti di ciò che caratterizza la scuola e che questi mesi di Dad hanno fatto emergere con maggior evidenza: il fatto che la scuola viva di un rapporto vivo, fisico, un tu che si relaziona con gli altri. La scuola è fatta di presenze che si incontrano, si relazionano e costruiscono un rapporto che aiuta a conoscere, che sfida a tenere lo sguardo alto, a percorrere la tensione del desiderio. Oggi in questa difficoltà, mentre si fa tutto per tener vivo un rapporto si ha maggior coscienza o nostalgia di ciò che la scuola è, un luogo dove si incontrano persone che hanno a cuore di vivere. Per questa coscienza si è generata la Dad e così si saprà imparare dalla Dad come andare oltre: non come prima, ma in modo nuovo così da vivere di più e con maggior incisività il cuore del rapporto educativo.