MAMMA E PROF: "BASTA DAD, MA UNA SCUOLA CON LA "S" MAIUSCOLA

27/11/2020 - Mamma e docente Silvia Migliavacca

Egregio direttore, scrivo in qualità di mamma e di docente. Vorrei esprimere un mio sincero pensiero in merito alla situazione che i nostri ragazzi stanno vivendo per quanto riguarda la scuola, o meglio la famigerata Dad. Io vedo gli sguardi dei miei alunni di terza media costretti a casa a seguire le lezioni dietro uno schermo, con tutte le problematiche del caso che sono facilmente immaginabili. Ebbene i loro sguardi a scuola sono molto diversi lo posso assicurare: in loro, in presenza posso cogliere una luce diversa. Vedo i miei figli in Dad (uno in quinta superiore, l’altro in prima superiore), mi creda provo una tristezza che mi fa piangere il cuore; vedo che nei loro occhi manca quella luce data dalla Scuola con la S maiuscola, fatta s. di nozioni, ma soprattutto di Umanità, di confronto, di risate con gli amici, di incontro con i docenti, insomma la vera scuola. Va benissimo la tecnologia, ma che per favore sia da supporto alla didattica, non la sostituisca. Un plauso ai Dirigenti e ai docenti che veramente hanno fatto tanto per permettere ai nostri ragazzi di tornare alla vita scolastica, meglio non avrebbero potuto fare. E allora mi chiedo: ma se ci sono le condizioni nelle scuole per far tornare i ragazzi, perchè non restituire loro un sacrosanto diritto? Perchè mancano i mezzi pubblici? Suvvia in una realtà come Abbiategrasso non sarebbe possibile organizzarsi in modo tale che questo avvenga? Basterebbe potenziare i pullman che portano a scuola i ragazzi dai paesi vicini. Non ci sono forse compagnie private completamente ferme causa situazione sanitaria? Mi appello a chi potrebbe fare in modo che le cose cambino in meglio, chiedo di mettersi una mano sul cuore e pensare che i ragazzi di oggi saranno gli Uomini e le Donne di domani e, per diventare tali, serve anche la Scuola con la S maiuscola.