SCUOLA IN PRESENZA: FINALMENTE !

15/09/2021 - Gianni Mereghetti

Carissimo direttore, la scuola che inizia la vedo negli occhi lieti di una ragazza che racconta quello che è accaduto entrando in una classe nuova: questa è la scuola che inizia, non gli infiniti dibattiti sul green pass o le elucubrazioni sulla didattica, è la contentezza di una ragazza che ha ritrovato il gusto di ripartire in presenza, faccia a faccia pur con la mascherina con i propri compagni di classe, con davanti un insegnante che la fissa con simpatia negli occhi.

Il fascino di ritrovare la presenza dell’altro, l’altro da cui imparare, l’altro con cui camminare insieme, questo è il primo giorno di scuola e bisogna rendere grazie a chi, insegnante o studente, ha fatto esplodere questo gusto, ha dilatato il desiderio di incontrare l’altro e di rapportarsi con lui o con lei così da vivere insieme l’avventura sempre nuova della conoscenza.

Ma sarà sempre così o solo i primi giorni di scuola è così bello? Una domanda che si insinua a chiedere che sia sempre così, non il dubbio che domani vinceranno le regole e la noia, la paura e lavori senza senso! E’ una domanda che chiede agli adulti un impegno totale, non per trasmettere ciò che si crede sia il bene, ma a servire quello spiraglio di gioia che una ragazza ha provato il primo giorno di scuola, a dare continuità a quella corrispondenza di cui ha fatto esperienza, così che la scuola non abbia il peso del dovere, ma la libertà e la passione del cuore. Questo inizio che continua fa della scuola un luogo umano, in cui ognuno percorre la strada verso la sua felicità.