In Afghanistan il fallimento della politica occidentale

17/08/2021 - Gianni Mereghetti

Carissimo direttore, «Non contiamo nulla perchè siamo nati in Afghanistan.... A nessuno importa di noi, scompariremo lentamente dalla storia» è quello che dice una ragazza afgana in un video commovente ed è il giudizio più vero di quello che è accaduto in questi venti anni e che sta accadendo ora. E' il potere che interessa, al mondo occidentale prima e oggi ai talebani e all'Alleanza del Nord: in Afghanistan è in corso una lotta di potere e la logica è quella che lo sorregge, il pensiero che tutto dipenda da chi impone il potere, e sempre si dipinge la sua opera come opera di bene, come se il bene, la libertà, la democrazia si potessero imporre!

In Afghanistan come grida questa ragazza non c'è nessuno cui importano le persone e il loro destino, a nessuno interessa il bene di ciascun afghano.

Oggi è evidente, i talebani imporranno il loro potere, ma l'Occidente che cosa ha fatto in questi anni, ha voluto imporre delle regole di vita. E così ha fallito! L'Occidente - Stati Uniti in testa - non ha perso una guerra, ha perso nell'educazione. Qui il tallone d'Achille dell'Occidente, ha voluto portare la democrazia, mentre avrebbe dovuto portare educazione, camminare con la gente alla conquista della libertà, della dignità della persona.

La sconfitta dell'Occidente prima di essere militare, è educativa! Ma se non ha portato educazione vuol dire che deve imparare l'educazione. Si può rispondere al grido di questa ragazza di Kabul solo con l'educazione, e questo è possibile anche dentro uno stato talebano. L'educazione non ha confini, questa ragazza può essere certa che per lei come per il suo popolo una speranza c'è, anche se oggi vincono i talebani.