La retorica Notang e le strade che portano a Milano

02/07/2021 - Adolfo Lazzaroni

Gentile direttore, leggo sulla stampa locale il solito comunicato trito e ritrito dei No-tang di casa nostra. Si parla per esempio di «Progetto da sempre osteggiato da gran parte delle comunità del nostro territorio ». Ma quando mai? Non possono ignorare che questo progetto è stato discusso parecchie volte in Regione Lombardia con assessori regionali e funzionari Anas, non è stato mai calato dall’alto e da sempre ha avuto l’approvazione dei Comuni di Vigevano, Ozzero, Abbiategrasso, Robecco sul Naviglio e Magenta, che in totale fanno 124.000 abitanti, contrari invece Cassinetta e Albairate, insieme arrivano a 6.500 abitanti. Con che coraggio dunque i No tang. sostengono che la maggior parte dei cittadini è contraria alla strada? Ricordo che a Vigevano le elezioni comunali le ha vinte una lista civica che si chiamava La Strada verso Milano. Ah già,,, ma secondo i No-tang la strada non va a Milano. Vediamo allora nel dettaglio se è vero: la strada arriva da Vigevano e prima di congiungersi con il tratto che va da Magenta a Malpensa interseca prima la 494 in zona Castelletto dove è previsto uno svincolo sulla stessa 494 che va a Milano. Successivamente in zona Albairate interseca la Baggio (Sp114) che va a Milano e anche lì è previsto uno svincolo. Si dirà ma quelle sono strade a due sole corsie non in grado di sopportare il traffico in entrata. Ma anche la strada che arriva da Vigevano (purtroppo) non è una tangenziale ed è a due sole corsie, . E ribadiamo il purtroppo. Le strade a quattro corsie che in mezzo hanno il guard-rail a fare da spartitraffico sono infinitamente più sicure di quelle a due corsie dove gli scontri frontali (e mortali) sono all’ordine del giorno. Un esempio sotto i nostri occhi: la 494 da Abbiategrasso a Gaggiano negli ultimi 30 anni ha fatto decine di morti (tra cui moltissimi abbiatensi) da Gaggiano a Milano solo qualche incidente. Ma da Gaggiano a Milano (Nuova Vigevanese) c’è il guardrail che separa le corsie. È vero, questo tratto è più largo e ha consumato molto più territorio, ma ha “consumato” molte meno vite umane. Un altro “dettaglio” è che la strada che si congiungerà con il tratto che va a Malpensa praticamente si innesta già sulla Torino - Milano la quale naturalmente va a Milano. E se noi spostassimo come già avviene dalla parte che va a Torino la barriera a Novara (dall’altra parte è a Rondissone), avremmo un’altra strada gratuita e sicura che va a Milano. Quindi, tirando le somme, con la costruzione del nuovo tratto le strade che vanno a Milano sono ben tre . Proseguendo con il comunicato, leggo che occorre raddoppiare la ferrovia da Albairate a Mortara; siamo naturalmente d’accordo. A tal proposito alcuni anni fa, come rappresentante del Comune di Abbiategrasso, concordai con i funzionari regionali e l’ingegner Facchin rappresentante delle FF.SS. un progetto (da loro proposto) per il raddoppio nella sede attuale, con alcuni sottopassi (tra cui viale Mazzini e via Galilei) per un costo complessivo di 46 miliardi di lire tutti a carico delle ferrovie. Il Consiglio comunale di Abbiategrasso bocciò il progetto perché al posto dei sottopassi avrebbe voluto l’interramento. L’ingegner Facchin accettò la proposta a patto che la differenza di spesa ce la mettesse il Comune di Abbiategrasso (circa 250 miliardi di lire) Non se ne fece nulla a causa del costo esorbitante e si perse l’occasione del raddoppio. Tornando alla strada, i No-tang sostengono inoltre che le loro proposte di intervento minimo, cioè la sostituzione dei semafori con le rotonde, sarebbero sufficienti. Noi non crediamo proprio che una strada con un tracciato che risale a più di un secolo fa sia in grado di sopportare il traffico odierno, per cui quasi certamente si sprecherebbero dei soldi inutilmente. Ma il lato peggiore della loro proposta, che questa volta non viene citato, ma esiste, è la circonvallazione di Robecco nella valle del Ticino, una vera devastazione dell’ambiente perpetrata da chi si presenta come paladino dell’ambientalismo. In conclusione quello che è davvero vetusto non è il progetto che, ripetiamo, non è affatto calato dall’alto, ma concordato con tutti i Comuni. Vetusto è il pensiero dei No-tang. perchè col loro modo di pensare, l’Autostrada del Sole sarebbe ancora di là da venire e l’Italia sarebbe agli albori del Medio Evo.