"GREEN": E´ TUTTO "VERDE" QUEL CHE LUCCICA ?

21/06/2021 - Roberto Bellia

Sembra che per sopravvivere al riscaldamento ambientale la sostituzione del parco auto alimentate da derivati fossili sia indispensabile, sembra che solo così l’ambiente potrà ripulirsi.

Questo è quanto afferma l’economia verde che sospinge l’ideologia verde: faremo soldi se le persone accetteranno i nostri dogmi. Sì, perché di dogmi sembra trattarsi.

Per portare avanti questa eco-economia occorrono quelli che l’International Energy Agency chiama “minerali critici” che vanno da rame, nickel, litio e cobalto fino alle terre rare, minerali gestiti in alcuni casi fino al 70% e per le terre rare al 90% dalla Cina.

Ohibò, l’Occidente che vede nella Cina il principale ‘nemico’, Biden docet, e studia piani per imporgli comportamenti a lei sgraditi, per portare avanti i suoi progetti più ‘ambiziosi’, deve prostrarsi davanti ad essa: come non definirlo sviluppo oltre che sostenibile anche lungimirante.

Inoltre, più l’Occidente diventerà green peggio andranno le cose, infatti sarà bene non trascurare quelli che i filosofi ecologici ritengono dettagli trascurabili che però decisamente a me tali non sembrano: per costruire un’auto elettrica occorre una quantità di ‘minerali critici’ sei volte superiore a quelli necessari per un’auto tradizionale.

Se l’Occidente ‘evoluto’ volesse centrare l’obiettivo della decabornizzazione il consumo di questi minerali salirebbe nei prossimi vent’anni al 40% per rame e terre rare, al 60-70% per nickel e cobalto e a più del 90% per il litio, cosa che farebbe proliferare la schiavitù infantile attualmente sfruttata nelle miniere africane: con buona pace dei ‘buoni’, che allineano nelle loro schiere nientemeno che Papa Francesco, i quali si preoccupano di ripulire l’aria dei loro loft, che è cosa buona e giusta, e volgono altrove lo sguardo quando si parla di schiavitù infantile per non dover rispondere alle loro coscienze, ammesso che il politicamente corretto preveda ancora la loro esistenza.

Scusate il disturbo.