Egregio direttore,
l’argomento è troppo importante, merita un sincero rispettoso confronto, anche se franco. Un parroco (celebrerà la Santa Messa di Natale davanti al suo presepe?) che mette una bambina nella mangiatoia, che fa seguire al gesto le sue parole («Voglio far discutere»... «lanciare un messaggio»... «la Chiesa deve trasformarsi»... «avviare una discussione...»).
Io ho già discusso, ricevuto il messaggio, indicato chi ha trasformato-fondato la Chiesa, ma la mia lettera, pubblicata sul giornale del 31 ottobre 2025, a pagina 8, non ha ottenuto minima attenzione per l’avvio della discussione che ho proposto.
Ovvio, non sono un genio come un parroco o un suo gentile lettore. E, nonostante tutto, io preferisco affidarmi al Vangelo... Ancora: «Se Santa Maria Vergine dovesse risorgere...» eccetera (insiste chi ci è maestro ) .. È,infatti, già risorta nella gloria dell’altissimo dei cieli (in excelsis, en hypsistois), dove, accanto a suo Figlio, Lei (Mater Dei,Theotokos), ci invita a seguire quanto Lui ci ha insegnato, ossia: la “vera importanza delle donna” è “umiltà” e “fede”, forse assenti in chi vuole insegnare al Papa quello che deve fare.
Approfondiamo questi due concetti: umiltà (quia respexit humilitatem ancillae sue, come recita Maria stessa nel Magnificat, la” tapineria della schiava” per essere precisi); fede: rileggo la testimonianza della donna cananea (Matteo capitolo 15), quella del cagnolino che mangia le briciole dalla tavola dei padroni: «Donna grande è la tua fede!».
Non è forse questa la vera importanza delle donne agli “occhi suoi”, di Gesù?
Rimane la conclusione che vuol essere provocatoria («donne esseri inferiori come nell’islam»): chiedo se non è la riconferma di chi non conosce (o rifiuta?) il Vangelo. Il Vaticano qui non c’entra, nemmeno i dottori della Chiesa: è in gioco la “nostra” fede (a parte il fatto che quattro donne sono dottori della Chiesa cattolica, ovvero Santa Teresa d’Avila, Santa Caterina da Siena, Santa Teresa di Lisieux (o del Bambino Gesù) e Santa Ildegarda di Bingen, oltre al fatto che oggi è una donna, Nathalie Becquart, la sottosegretaria del Sinodo dei Vescovi (tutte Islam?). E quante donne oggi in terra di missione, dalla Cina all’America Meridionale, hanno incarichi in quelle Chiese, come ben sapevano i due nostri missionari abbiatensi, padre Giancarlo Politi, e padre Giancarlo Bossi!
Ringrazio, auguro Santo Natale, io davanti al mio presepe da bambino, con nella mente quelle parole: «Puer natus est nobis”, (puer, paidion, o puellula, paidian,secondo il quinto evangelista, parroco di campagna, della provincia di Avellino?).
VANGELO E PRESEPE
10/12/2025 - Umberto Masperi



