Caro direttore,
in tempi remoti, ma neanche tanto, si usava stabilire i pasti della famiglia e si usava dire: “il giovedì gnocchi, sabato trippa!”.
Quest’abitudine penso si sia smarrita ma, in ogni caso, il ritornello va aggiornato in un più veritiero: “giovedì gnocchi, venerdì sciopero e sabato trippa”.
Pertanto, tra le poche cose che sono rimaste al popolo è giusto annoverare il "santo venerdì" dedicato allo sciopero.
In questo giorno mediatico Landini e i suoi chiamano i lavoratori all’astensione dal lavoro (e credo anche della paga), mentre il ceto medio è talmente ricco che lavora fino alla sera del venerdì, cercando di mandare avanti la baracca…
Ringrazio per l’ospitalità.
Gentile lettore,
liberissimo ovviamente di esprimere la sua opinione, ma come le viene in mente di insinuare che chi sciopera per davvero non abbia la decurtazione proporzionale della paga? Quanto poi al ceto medio stakanovista... anche questo mi sembra difficile da dimostrare (se non altro perché esso non esiste più..).
M.A.
SI SCIOPERA SEMPRE DI VENERDÍ
09/12/2025 - Giuseppe Rischio



