Senso civico, questo sconosciuto. Ecco come vengono discriminati i padroni dei "pelosi"

26/02/2021 - Andrea Pellicani

Da quasi nove anni frequento ad Albairate quello che tra poco sarà chiamato Street Workout Park (che finezza, l’inglese, eh?), ovvero il parchetto in fianco al cimitero in Via Donatori di Sangue. Area comunale già sede del falò di S. Antonio, del Palo della Cuccagna e, ora, della palestra all’aperto e delle piazzole del Percorso vita che prima erano sparse per il paese.

Posso dire di aver assistito alla “evoluzione” di quell’area verde, unico vero luogo urbano dove poter portare il cane senza puntare verso l’aperta campagna. Da sempre raccolgo le deiezioni del mio quattro zampe, facendo giri molto più lunghi per trovare i pochi cestini esistenti sul territorio (fino a poco tempo fa non c’era un cestino nel parchetto in questione, e quelli nella piazza del mercato erano vecchi e spesso vandalizzati, se non così pieni da non poter contenere più nulla), ma evitando sempre di lasciarla a terra. Ho cercato di dare l’esempio agli altri possessori di cani che ho frequentato e di suggerire la raccolta per decoro pubblico, senso civico e per evitare di essere additati (tutti, anche gli “innocenti”) come incivili e come gli unici a doversi sentire sempre in colpa.. purtroppo con scarsi risultati. Però, osservando il paese e quel parchetto, non posso tacere: il senso civico manca totalmente a tutti, non solo ai padroni dei cani.

Le foto che allego sono solo l’ennesima testimonianza di questo: coriandoli, bombolette varie spray, lattine vuote, avanzi di cibo, sacchetti e tubi di patatine, fazzolettini di carta usati e, di recente, mascherine e guanti usati...tutto abbandonato e destinato a restare sul terreno molto più a lungo di una semplice cacca di cane. Già, perché questi rifiuti resteranno in buona parte là per terra. Non li hanno gettati nei cestini i solerti cittadini (sono stati i ragazzi, si dirà, e si sa, “i ragazzi sono ragazzi, si annoiano, non sanno cosa fare”...e quindi sporcano.. e va bene così!), non li raccoglieranno gli addetti comunali (se va bene, durante lo sfalcio dell’erba alcuni rifiuti finiranno nel sacco del trattorino, molti altri rimarranno là per anni. Possibile continuare questa “guerra contro l’inciviltà” solo verso chi ha il cane? Come chiudere gli occhi verso il resto del degrado che è visibile a tutti? Guardate che poi si generano reazioni di ripicca, ne ho sentite tante (“non mi mettono i cestini e io lascio la cacca a terra”, “io devo raccoglierla e poi se dico qualcosa a chi ha buttato a terra un tovagliolino usato, vengo aggredita”, “vai, vai a vedere cosa gettano nei fossi anche qui, al confine del paese, poi mi dici...”, ecc.) e tutti hanno una scusa per non fare ciò che si dovrebbe. Così non ne usciremo mai. E a pagare sarà tutto il paese e l’ambiente dove viviamo.