L'IMPORTANZA DELL'ASCOLTARE

09/07/2025 - Luigi Bertolini

Pregiatissimo direttore,
un significativo racconto da estendere ai lettori del giornale in questo particolare momento sociale ha colto la mia attenzione.
Parlare è un bisogno, ascoltare è un'arte.
Un ragazzo di buona famiglia, composta da genitori amorevoli, due fratelli ed una sorella che avevano successo nella vita scolastica e sociale e vivevano in un grazioso quartiere, aveva tutto quello che si può desiderare.
Già da bambino purtroppo fu subito etichettato come soggetto speciale ed il suo disagio continuò negli anni successivi durante tutto il suo percorso scolastico.
Una domenica un'insegnante incrocio' la sua famiglia e disse: «Vostro figlio sta comportandosi molto bene in questo periodo; siamo molto soddisfatti di lui!ı.
«Forse vi state confondendo con un'altra famiglia perché nostro figlio non ne azzecca mai una. Noi siamo molto imbarazzati e non sappiamo capire il perché», disse il padre.
Mentre l'insegnate se ne andava, la madre osservò: «A pensarci bene nostro figlio non si è cacciato nei guai nell'ultimo mese; è sempre andato a scuola presto e si è fermato più del necessario. Che cosa starà succedendo?». Alla consegna dei giudizi, i genitori si aspettavano voti bassi e note insoddisfacenti sul comportamento. Al contrario c'erano voti buoni ed una menzione speciale per la condotta.
I genitori erano sconcertati. «A chi ti sei seduto vicino per avere questi voti?», chiese il papà con sarcasmo. «Ho fatto tutto da solo!», rispose umilmente il ragazzo. Perplessi e non completamente convinti, i genitori lo riportarono a scuola per avere un colloquio con il preside. Egli assicurò loro che il ragazzo stava andando veramente molto bene. «Abbiamo una nuova insegnante di sostegno e sembra che lei abbia una particolare influenza sul ragazzo; penso che dovreste conoscerla!». Quando il trio si avvicinò, la donna aveva il capo abbassato; le ci volle un istante per accorgersi della loro presenza. Subito dopo si alzò ed iniziò a gesticolare.
«Che cos'è questo?», chiese indignato il padre. «È il linguaggio dei segni; questa donna è sordomuta, ecco perché è così straordinaria!», disse il ragazzo, mettendosi in mezzo. «Lei fa molto di più, papà; lei sa ascoltare!».
Non è mai facile ascoltare. A volte è più comodo comportarsi da sordi ed isolarsi da tutti; è semplice sostituire l'ascolto con le e-mail, i messaggi e le chat.
«In questo modo priviamo noi stessi di volti, sguardi ed abbracci», ci ha lasciato detto, tra tante perle di saggezza, Papa Francesco.