LA CARITÀ

17/06/2025 - Luigi Bertolini

Pregiatissimo direttore,
un importante racconto sul valore della carità, per i lettori del giornale, ha colto la mia attenzione.
In un regno del nord Europa governava un re che non aveva figli maschi.
Il sovrano allora inviò i sui messi ad affiggere dei bandi sugli alberi di tutte le città del regno per invitare ogni giovanotto che ne avesse i requisiti a presentarsi a palazzo per avere un colloquio con lui come suo possibile successore.
Le caratteristiche richieste erano le seguenti: amare Dio e amare gli altri esseri umani.
Un giovanotto decise di presentarsi, ma era molto titubante perché non possedeva abiti che lo rendessero presentabile alla vista del re, né disponeva mezzi per il viaggio fino al castello.
Lungo la strada, giunto quasi vicino alla meta, incontrò un mendicante che stava seduto tremante poiché non indossava altro che stracci; il poveretto allungò le braccia per implorare aiuto e con voce debole disse: «Ho fame e freddo; mi aiuti!». Il giovane commosso, si privò immediatamente dei suoi abiti, facendo il cambio con gli stracci del mendicante e gli donò anche le sue provviste.
Molto titubante riprese il cammino verso il castello. Arrivato a destinazione, un cortigiano lo fece entrare e, dopo una lunga attesa, poté finalmente accedere alla sala del trono.
Quando il giovane, chinatosi profondamente davanti al sovrano, sollevò gli occhi, fu colpito da stupore.
«Voi... voi siete il mendicante che ho incontrato lungo la strada?».
«Si! - rispose il re - Quel mendicante ero proprio io!».
Allora il giovane domandò: «Perché avete fatto questo?»
«Perché volevo scoprire se tu ami veramente Dio e gli altri esseri umani. Sapevo che se mi fossi presentato a te come re, saresti stato molto colpito dalla mia corona d'oro e dai miei abiti regali ed io non avrei mai saputo com'è realmente il tuo cuore. Mi sono quindi presentato a te come un mendicante, senza pretese nei tuoi confronti, se non quella dell'amore che scaturisce dal tuo cuore, così ho scoperto che tu ami veramente Dio e gli altri esseri umani. Sarai tu il mio successore ed avrai il mio regno».
Papa Francesco esortava a vivere interamente le proprie giornate e ad essere generosi e caritatevoli verso le persone bisognose, gli ultimi.
Grazie di cuore per l'ospitalità.