L'AMICIZIA

10/06/2025 - Luigi Bertolini

Pregiatissimo direttore,
un bellissimo racconto sul dono prezioso dell'amicizia per i lettori del giornale.
Un piccolo mago era sempre stato allegro, ma negli ultimi tempi veniva assalito da improvvise tristezze. Pensava: «Le mele sono mature ed io non ho nessuno con cui condividere una bella mela rossa; i funghi sono cresciuti nel bosco, ma non c'è nessuno che viene a raccoglierli con me per fare insieme una squisita pizza ai funghi...». Sospirava pensando a come sarebbe stato bello avere un amico. Un giorno passò di lì un ragazzo, allora il piccolo mago uscì di corsa dalla sua casetta nel bosco e gli domandò: «Vuoi essere mio amico?». Lui rispose: «Ho già un amico!», e continuò per la sua strada.
Allora il piccolo mago andò a trovare il leprotto e gli pose la stessa domanda, ma il leprotto scosse la testa. La stessa cosa risposero il capriolo, il cinghiale ed il boscaiolo. «Peggio per voi! - pensò il piccolo mago - Io posso farmi un amico perfetto con un colpo di bacchetta magica». Salì dunque su una grossa pietra, si avvolse nel mantello blu adornato di stelline dorate, alzò la bacchetta e pronunciò la formula magica. Chiuse poi gli occhi e quando li aprì... vide accanto a sé una piccola civetta. Esclamò sorpreso: «Mi ero immaginato un amico un po' più grosso!»... «Un amico non si può fabbricare con un colpo di bacchetta magica», dichiarò la civetta mentre sbatteva i suoi grandi e tondi occhi. «Un amico bisogna meritarlo e poco importa se è piccolo o grosso!».
A quel punto il piccolo mago si sforzò di guadagnarsi l'amicizia della piccola civetta. Cantavano insieme, giocavano agli indovinelli ed il mago portava la civetta in giro tenendola sulla sua mano, tanto che un giorno si accorsero che erano diventati veramente amici ed era una cosa stupenda.
Un giorno, però, vagabondando nel bosco, giunsero in una dorata radura di faggi; la civetta indicò una cavità nera nel tronco di un albero: «È là che voglio abitare!»; ma il piccolo mago obiettò: «Tu non puoi abbandonarmi perché sei mio amico». «Sì - rispose la civetta che era già scivolata nella cavità dell'albero - Io sono una civetta e devo abitare in un albero; per favore dammi il permesso! Io sarò felice e chi ama veramente un amico deve aiutarlo ad esserlo...»...«Chi ama veramente un amico deve aiutarlo ad essere felice», ripeté lentamente il piccolo mago. Così sono rimasti amici per sempre.
«L'amicizia è l'unico legame che tiene insieme il mondo» (Papa Francesco)
Grazie di cuore per l'ospitalità.