RIFIUTI, PIÙ COMUNICAZIONE NON GUASTA...

08/05/2025 - Giampy (lettera firmata)

Gentile direttore,tra le lettere al giornale ho letto quella sulla questione “immondizia”; caso che se ricordo bene era già stato sviscerato un po’ di tempo fa per lo stesso problema di festività che ricadono nei giorni di ritiro pattumiera varia.
Ammetto che nella precedente occasione anche io ero “caduto” nel errore di esporre il sacco della plastica la sera prima di un giorno festivo e quindi il sacco è rimasto per strada per una settimana intera insieme a tantissimi altri. Lo scorso 30 aprile non sono cascato nella “trappola” e a tutt’oggi sul mio balcone giacciono due sacchi pieni di plastica; purtroppo il materiale preponderante della mia immondizia; sembra che nonostante questa smania (mi si passi il termine) di ecologia non si riesca a tradurre nella riduzione degli imballaggi plastici.
Detto ciò condivido con lei il fatto che i sindaci non abbiamo colpe però buttando l’occhio per le strade e lei medesimo lo conferma citando i suoi 36 condomini; forse un difetto di comunicazione da parte di Amaga in primis esiste. Vero è che probabilmente il calendario dei ritiri è in rete ma altrettanto vero è che la moltitudine degli utenti che pagano le tasse, salate, sull’immondizia non hanno la più pallida idea di come estrapolarlo; io per primis ho avuto enormi difficoltà di navigazione sul sito Amaga, mi sono quindi recato negli uffici comunali dove però il calendario relativo alla mia zona risulta esaurito e la gentilissima dipendente comunale mi ha invitato ad andare direttamente alla sede Amaga per ritirarne uno però ciò comporterebbe che io prenda un permesso dal lavoro e vada là a mettermi in fila per minimo mezz’ora per ritirare il calendario; com’è diventato tutto complicato….
Adoro fare polemica, lo ammetto, ma ripeto, se mi guardo in giro è pieno di cittadini che non sono stati raggiunti da un messaggio o comunale, sono iscritto alla newsletter del Comune ma non ho visto nulla in merito; o un’informativa chiara e capillare dell’Amaga, magari con un semplice foglietto appiccicato ai citofoni e quindi la stragrande maggioranza di utenti ha esposto sacchi di plastica purtroppo maleodoranti considerato che negli stessi ci sono gli imballaggi di alimentari quali pesce, pollame e altro e tra l’altro in questi giorni colpiti da vento, pioggia, teppisti, topi e quant’altro.
Mi accorgo che adesso ho esposto il fianco e Lei mi potrà consigliare di lavare accuratamente codesti imballaggi così riduco gli odori e il proliferare di mosche e vermi sul mio balcone aumentando però il consumo dell’acqua quello che forse da qui a breve sarà il bene più prezioso del nostro pianeta.
Staremo a vedere al 2 giugno, altra festività che nella mia zona coincide con il ritiro del umido, del vetro e del indifferenziato cosa succederà? Magari nel frattempo riesco a trovare le informazioni in rete o ad elemosinare il calendario o Amaga troverà un modo per informare i più? Sono fiducioso o forse ingenuo.

Gentilissimo lettore,
grazie della sua lettera. Credo che la risposta ai suo tanti e comprensibili dubbi stia nell'applicazione "riciclario", da scaricare sullo smartphone e consultare ogniqualvolta sorga un dubbio.
Che "la gente" mostri di non aver capito, sinceramente per me non fa testo: la mentalità purtroppo diffusa è quella di chi ritiene che, in forza appunto del costo del servizio, questo debba essere erogato sempre e comunque, perché «quelli dell'Amaga li paghiamo noi». Un atteggiamento da frustrati che a mio avviso denota una certa dose di idiozia. Le che ne pensa?