DOMANI FA TAPPA ANCHE AD ABBIATEGRASSO LA VECCHIA LOCOMOTIVA COL TRENO STORICO PER DARE L'ADDIO A PORTA GENOVA
La nostra Pro loco invita al Castello e poi alla stazione. Critica una pendolare: «Il pensiero prioritario di chi gestisce il "servizio" va all'immagine e alla propaganda: oggi si sono messi pure a imbiancare»

La fatidica data, come anticipato nei giorni scorsi, sta per arrivare, è qui… è infatti domani, sabato 13 dicembre.
«Dopo ben 155 anni di attività, chiuderà all’esercizio ferroviario la stazione di Milano Porta Genova, uno dei luoghi-simbolo della città«, scrivono sul portale di Fondazione FS. Ovviamente da parte di questa realtà l’accento è posto sul capoluogo. Ma noi sappiamo bene (noi cittadini di provincia di uno dei Comuni dove da sempre il treno per Milano in arrivo da Mortara e viceversa fa tappa e che ne patisce di conseguenza la presenza di ben 5 passaggi a livello a testimonianza del fatto che Abbiategrasso è tagliata in due dalla ferrovia rimasta peraltro per un secolo e mezzo abbondante a binario unico) che la storica ricorrenza ci riguarda da vicino.
«Per celebrare un ultimo saluto allo storico impianto, Fondazione FS in collaborazione con FS Treni Turistici Italiani e con il supporto dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Lombardia organizza un treno d’epoca composto da carrozze Centoporte degli anni ’30 e Corbellinidegli anni ’50, trainato da locomotive a vapore in doppia trazione asimmetrica», annunciano intanto dall’ufficio stampa della stessa FFS.
Ad Abbiategrasso, per dare importanza ulteriore all’evento, la Pro loco ha lanciato l’invito ai pendolari di tutti i tempi e ai cittadini che ne avranno piacere per un momento celebrativo presso la propria sede, all’interno del Castello: dalle 10 di domattina, sabato 13 dicembre appunto, sarà possibile presenziare per vedere modellini di trenini storici in funzione, ma anche per condividere fotografie, documenti, storie ed aneddoti. Tutto questo, in un certo senso, in attesa del transito del treno storico di cui sopra. Il quale (informano ancora da Fondazione FS) «partirà alle ore 9.05 dalla stazione di Milano Centrale per giungere alle 10.05 a Milano Porta Genova, dove è previsto un tributo alla storia della stazione con un breve approfondimento storico-fotografico a cura del nostro Servizio Archivi. Alle 10.55 il treno ripartirà alla volta di Mortara, effettuando fermata per servizio viaggiatori nelle stazioni di Abbiategrasso, Vigevano e Mortara».
La stessa Fondazione FS, rivolgendosi evidentemente ai milanesi che vorranno approfittare dell’opportunità di viaggiare a bordo di questo treno d’altri tempi (che suona un po’ ironico per i pendolari, dopo mille battaglie per cercare di lasciarsi alle spalle i disagi, dovuti anche per moltissimi anni al materiale rotabile obsoleto, che hanno valso alla scalcagnata linea il soprannome di “Freccia delle Risaie”), aggiunge che «i viaggiatori potranno scegliere liberamente in quale località trascorrere la propria giornata». E a tal proposito indica appunto le opportunità per ciascuna delle tre mete stabilite: «Ad Abbiategrasso - scrivono - vi sarà la possibilità di visitare il Castello Visconteo, simbolo cittadino risalente al XIV secolo, e la vicina Basilica di Santa Maria Nuova, tra i principali esempi dell’architettura religiosa del territorio. La cittadina è immersa in un contesto naturalistico di grande fascino: il Naviglio Grande e il Naviglio di Bereguardo offrono percorsi ideali per tranquille passeggiate lungo le rispettive alzaie».
Per quanto concerne Vigevano, viene indicata la «possibilità di visitare in autonomia la splendida Piazza Ducale, cuore della città e considerata una delle più belle piazze d’Italia: realizzata alla fine del Quattrocento come scenografico ingresso al Castello Sforzesco, offre portici eleganti e scorci ideali per una passeggiata rilassante. Da non perdere la Cattedrale di Sant’Ambrogio, affacciata sulla piazza, la cui facciata barocca completa in modo armonioso il profilo urbano. L’interno custodisce altari, opere sacre e un’atmosfera raccolta, perfetta per gli amanti dell’arte e della storia».
Quanto infine a Mortara, la nota di Fondazione FS informa che «i visitatori potranno scoprire il caratteristico centro storico e la Basilica di San Lorenzo, raffinato esempio di architettura gotica lombarda; l’interno custodisce diverse opere d’arte, tra cui affreschi, dipinti e altari databili tra il XV e il XVII secolo. In occasione dell’arrivo del treno, le chiese di Santa Croce e la Basilica di San Lorenzo — punto di passaggio dei pellegrini della Via Francigena — saranno aperte al pubblico. In piazza del Municipio, sede del Comune, sarà possibile visitare il mercatino degli hobbisti creativi. Inoltre, in via Roma, nei pressi della Basilica di San Lorenzo, sarà attivo il mercatino di Natale organizzato dall’associazione Anffas. E da ultimo, a Mortara, in quanto capolinea, sarà allestito un momento di degustazione del prodotto tipico IGPdel luogo che è il salame d’oca di Mortara». 
Per i viaggiatori che approfitteranno dell’occasione, l’idea dell’organizzazione è che possano trascorrere una giornata davvero particolare: tra l’altro, a bordo del treno sarà presente l’associazione Ferrovie Turistiche Italiane per assistenza e il supporto ai viaggiatori, insieme a una rappresentanza del Magistrato delle contrade di Mortara in costume tipico del 1400.
Il treno di ritorno per Milano partirà da Mortara alle ore 14.50, con arrivo previsto a Milano Centrale alle ore 16.40.
In tutto questo, c’è però anche chi si domanda il vero significato e il vero valore di tale iniziativa. È una pendolare abbiatense che questa mattina, venerdì 12 dicembre, vigilia dell’enfatizzato evento di cui sopra, manda un contributo alla redazione del nostro giornale, con ogni probabilità interpretando quello che è un pensiero ed un sentimento diffuso tra i colleghi viaggiatori della linea: «Rispondendo all'invito della Pro loco a salutare il treno storico, mi domando: ma i disagi quotidiani dei pendolari li saluteremo mai?», scrive la nostra interlocutrice. Che si spinge anche a fare qualche previsione non incoraggiante: «Non è per pessimismo - aggiunge la donna - ma l'evidenza dei fatti dice che la situazione andrà peggiorando (con i nuovi orari che ancora non sono pubblicati e la decantata nuova linea S19).  Del resto sappiamo - aggiunge con un filo di sarcasmo - che il pensiero prioritario di chi gestisce questo "servizio" va all'immagine e alla propaganda». E a chi non ne fosse convinto indica quella che a suo dire incede è l’«ennesima riprovai: oggi che è l'ultimo giorno di approdo dei pendolari alla stazione di Porta Genova che chiuderà per sempre, proprio questa mattina, con grande sorpresa, gli stessi pendolari hanno visto che è sparita la discarica maleodorante che li accoglieva quotidianamente (dalla data dell'ultima visita di assessori & C) e che addirittura vi sono lavori di stuccatura ed imbiancatura in corso».
Parole documentate dalla fotografia che pubblichiamo e che è opera sua, scattata giusto questa mattina al suo arrivo alla stazione milanese con il treno partito mezz’ora prima da Abbiategrasso. «Il senso di tutto ciò? - si chiede infine la nostra pendolare abbiatense - La coerenza con il  "pensiero" di cui sopra: immagine e propaganda per la "festa" di domani con TV e giornalisti. Ma la realtà e la sostanza delle cose a quando? Lascio a lei la risposta», conclude la donna.  

12/12/2025 - Marco Aziani

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