
È stata diffusa ieri sera, domenica 20 aprile, giorno di Pasqua, attraverso i social e tramite la spedizione ai giornali (alla nostra redazione risulta inviato un minuto prima delle 18.30) la nota con la quale il “Comitato Bene Comune Abbiategrasso” accende i riflettori sulla tragica uccisione di un giovane avvenuta nella notte tra venerdì 18 e sabato 19 nei cortili del complesso delle case Aler che sorge alla periferia nord della città. Ecco, qui di seguito, le parole messe nere su bianco dai referti del Comitato, che cominciano col richiamare i fatti: «In via Fusè, tra le case popolari di Abbiategrasso, un ragazzo è stato accoltellato. Si chiamava Ahmed Mohamed Elsharqawy, aveva 21 anni. È morto nella notte di venerdì al pronto soccorso dell’ospedale di Legnano, dov’è stato portato in codice rosso».
Quindi, la fiducia nel lavoro degli inquirenti e la partecipazione al dolore di quanti sono stati colpiti negli affetti: «Mentre sono in corso le indagini per stabilire l’esatta dinamica, il “Comitato Bene Comune” di Abbiategrasso esprime profondo cordoglio alla famiglia, agli amici, ai conoscenti che stanno affrontando un dolore difficile da accettare».
Da ultimo, le considerazioni circa l’assenza, fino ad oggi, degli amministratori pubblici attuali e sulle mancanze, in generale, di quanti hanno governato la città sia oggi che in passato: «Altrettanto difficile da accettare - scrivono dal “Comitato Bene Comune” - è il silenzio dell’amministrazione attuale, così come le disattenzioni di quelle passate. Tragedie come queste succedono quando non si presta abbastanza attenzione al prossimo, quando certe zone di Abbiategrasso vengono abbandonate.
Una città che ha cura di ogni singolo cittadino è una città sicura. Per questo il nostro “Comitato” sollecita l’attuale giunta a fare di più e invita la comunità a chiederlo a gran voce. Investire nella cultura e nella sicurezza, non “militarizzando” Abbiategrasso, ma avendo a cuore la salute del territorio e la cura delle persone che lo abitano. Ricordarsi di tutti i quartieri e delle periferie. Non rimanere in silenzio di fronte a queste tragedie. Questo, secondo noi, dovrebbe fare un’amministrazione. Piantiamo semi nel giardino del Bene Comune», è la conclusione del Comitato.
Intanto le indagini procedono con grande impegno ed intensità: ieri stesso i Carabinieri in forze hanno presenziato nei dintorni del luogo del delitto e sono stati visti da tutti i residenti fermare e interrogare numerose persone presso il Parco dell’Amicizia, area verde attrezzata che si trova appunto a ridosso dei palazzi Aler tra via Legnano, via Diaz e via Fusè.
Quanto all’amministrazione comunale, è sempre di ieri pomeriggio la decisione di un gesto che si compirà in forma ufficiale oggi, lunedì 21 aprile, alle 16: una delegazione composta dal sindaco Cesare Nai, accompagnato dalla vicesindaco e assessore alla Cultura, Beatrice Poggi, e dall’assessore ai Servizi Sociali, Rosella Petrali, sarà presente presso il Centro culturale islamico Alif Baa di via Crivellino per portare personalmente le condoglianze ai famigliari del giovane assassinato.
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