BALOCCHI DIECI ANNI DOPO RIPORTA IN CLASSE IL DIALETTO TRASMESSO AI BAMBINI
«Ringrazio l'assessore Baietta, la consigliera Barlottini, la dirigente Nesticò e le sue collaboratrici che hanno reso possibile questa nuova esperienza nel segno della salvaguardia dell'identità culturale biegrassina»
Preservare l’dentità culturale “biegrassina” e del territorio circostante è da sempre ciò che sta più a cuore a Luigi Balocchi (in arte Luis Balocch), da 35 anni insegnante di scuola primaria (il quale giustamente continua a definirsi “maestro elementare”, anzi “maester elementar”) e autore di romanzi dove ama mescolare la lingua italiana a quella dialettale, lo scritto e il parlato, creando un linguaggio originale e accattivante, come anche di raccolte di poesia con le quali ha ottenuto riconoscimenti di tutto rispetto (la sua “Coeur Scorbatt” edita da Puntoacapo gli è ha fatto scalare nel novembre scorso il gradino più alto del podio nella sezione Dialetto del prestigioso premio letterario Città di Legnano intitolato a Giuseppe Tirinnanzi).
Ma Luis Balocch è prima di tutto un personaggio popolare che ama le cose semplici e lineari. E che su quell’unico, concreto obiettivo di mantenere in vita la lingua dei nostri nonni e di continuare a dare valore all’identità di questa gente che è poi anche la sua (il nonno paterno l’era biegrassin e lo stesso Luigi, mortarino per necessità, conserva e ritrova qui, tra Ticino e Navigli, le sue autentiche radici) non ha mai smesso di battersi. Tornando, più di dieci anni dopo un’analoga esperienza, a picchiare il chiodo: da alcune settimane, infatti, il nostro sta riportando il dialetto biegrassin nella scuola primaria della nostra città. Iniziativa recepita positivamente dall’assessora all’Istruzione del Comune di Abbiategrasso, Marina Baietta; “sponsorizzata” da Tiziana Barlottini, neo-consigliera comunale forzista e insegnante dell’Istituto comprensivo Aldo Moro; accolta di buon grado dalla dirigente scolastica, Patrizia Nesticò; resa possibile dalla disponibilità e dalla collaborazione delle quattro altre insegnanti, colleghe della consigliera Barlottini, che hanno accolto in classe il maestro “di dialetto”: Greta Galli, Mirella Maierna e Silvia Beltrame in via Colombo e Michela Virgilio nel plesso di Ozzero.
«Ringrazio moltissimo tutte queste persone che mi hanno dato spazio rinnovando a distanza di un decennio abbondante un’esperienza positiva che già avevo avuto ai tempi in cui Flavio Lovati, allora assessore, mi aveva sostenuto ed accolto a sua volta - racconta Balocchi - È bello vedere che gli alunni della primaria sono incuriositi e divertiti dall’impatto con la lingua dei nonni e dei bisnonni. Io li intrattengo con dei giochi molto semplici, ad esempio quello dei versi degli animali dei quali così insegno loro i nomi dialettali, oppure cantando canzoncine e filastrocche della tradizione contadina e popolare, dove anche si ritrovano di nuovo gli animali della fattoria, o gli arnesi e gli attrezzi usati nei lavori, o gli oggetti utili della casa, o le espressioni colorite per esprimere i diversi sentimenti… Sono contento - conclude il Luis - soprattutto perché mi pare lo siano stati anche loro, alunni di quarta e quinta. Adesso ho ancora pochi incontri. Poi arrivano le vacanze. Ma mi piacerebbe proprio ripartire con il nuovo anno scolastico. Se qualche scuola (anche più in là della primaria) fosse interessata, sarei sicuramente disponibile a costruire insieme qualcosa di bello».
16/05/2023 - Marco Aziani
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