CALCIO

Allievi


10/03/2022-Ranfi, una promessa tutta abbiatense
Camillo Ranfi. Un nome che gli abbiatensi appassionati di calcio farebbero bene ad appuntarsi. Classe 2005, frequenta la terza liceo scientifico nella nostra città, dove vive e dove sono nati e cresciuti i suoi genitori; milita nel Lecco under 17, formazione in lizza per un posto nei play off nel campionato Allievi nazionale di Serie C, girone A.
L’approdo a una formazione professionistica rappresenta già un bel traguardo per qualunque giovane calciatore. Ma per Camillo c’è di più: di questa squadra Ranfi è titolare fisso, vicecapitano e indiscusso leader dentro e fuori dal campo. Qualità e personalità che gli sono valse già alcune convocazioni con la Primavera.
Cervello del gioco blu-celeste, destro con la possibilità di usare bene anche il sinistro, è un mediano col vizio del gol: e che gol! Ne sanno qualcosa la Pro Patria, castigata con un tiro al volo dal limite dell’area che ha fatto esplodere di gioia compagni, panchina e supporters, o il Seregno, punito con un tiro a giro nel sette scoccato dal vertice dell’area che ha ricordato il miglior Del Piero.
La specialità della casa, però, è costruire azioni sfornando appena possibile preziosi assist. Un po’ Brozovic, di cui occupa la posizione in campo, e un po’ Barella, al quale Ranfi si ispira, il centrocampista abbiatense ha diverse qualità in comune con i due campioni interisti: la dinamicità, l’abilità al tiro (applicata anche ai calci piazzati), la capacità di accompagnare l’azione e di inserirsi per concludere a rete. E la resistenza: non si ferma mai, nè durante la partita, nè per turni di riposo che, di norma, non lo riguardano. La visione di gioco l’ha sempre avuta, fin dai Pulcini, e l’ha affinata negli anni trascorsi all’Accademia Inter. Dalla stagione 2020-2021 insieme al suo allenatore e primo estimatore, Alessandro Vicinanza Toscano, si è trasferito al Lecco dove sta facendo benissimo. Le cronache di “Sprint e Sport”, giornale che non ha certo bisogno di presentazioni per chi segue il calcio giovanile, ne ha parlato diverse volte con toni lusinghieri.
Lui non si monta la testa, continua a studiare - con tutta la fatica di un liceale che milita in una formazione “pro” e deve farsi un bel po’ di chilometri tre volte alla settimana per raggiungere la sede degli allenamenti - e si prepara al passaggio alla Primavera.
Se poi arriverà qualcosa di più, tanto meglio. Nello sport bisogna avere qualità, ma anche fortuna: Camillo Ranfi è messo bene, perché le qualità ci sono tutte.
A.M.