"UNO SGUARDO VERSO EST"
09/10/2021


Domani devo lottare


Andrej Sacharov (1921- 1989), fisico nucleare sovietico ed attivista per i diritti civili, ottenne il Premio Nobel per la pace il 9 Ottobre 1975 e fu il primo cittadino russo (sovietico) ad ottenere questo riconoscimento. Instancabile critico della dittatura comunista, lottò contro ogni forma di abuso da parte del potere del PCUS ed usò la sua autorità per condurre la battaglia in nome di valori universali. Ad Oslo gli fu negato il diritto di recarsi personalmente a ritirare il premio e la moglie E. Bonner, poté però andarci. Bonner lesse il discorso di Sacharov, uno dei documenti più importanti della storia di quell´epoca, il quale basava le sue idee su tre pilastri fondamentali come pace, progresso e diritti dell´uomo. Il partito comunista iniziò contro di lui una campagna demagogica senza precedenti, fu considerato dal potere come il "nemico n. 1 del Paese" e settanta membri dell´Accademia delle Scienze firmarono un documento per condannare Sacharov su ordine della polizia segreta. Nel 1979 sempre Lui protestò contro l´intervento militare in Afghanistan da parte del suo Paese. Nel 1980 fu inviato con la moglie in esilio, privandolo di tutti i suoi diritti. Nel dicembre 1986 fu personalmente Gorbaciov a telefonare per comunicargli la fine del suo esilio. Mori nel 1989, dicendo come sempre: "Domani devo lottare".