"UNO SGUARDO VERSO EST"
10/12/2021


Diritti Si, Diritti No


Settantatré anni fa, il 10 Dicembre 1948 fu approvata la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani a Parigi dove quarantotto paesi firmarono il documento ed otto paesi si astennero, compresi URSS, Cecoslovacchia e Polonia. La delegazione sovietica fu guidata da Andrej Vyšinskij (1883-1954) politico, giurista e diplomatico che fu il procuratore generale dell´URSS, artefice principale dei grandi processi degli anni ´30 e fedelissimo di Stalin. Fu un uomo colto ma profondamente immorale. Accademico, parlava numerose lingue perfettamente, premiato per i suoi meriti con sei medaglie d´oro Lenin. Solo il giorno 29 Dicembre 1937 firmò la condanna a morte di 992 cittadini mediante fucilazione. Nel 1948, come vice ministro degli affari esteri guidò la delegazione sovietica rifiutandosi di firmare il testo insieme ai compagni dei paesi ormai satelliti. Vyšinskij divenne poi nel 1949 ministro degli affari esteri. In URSS il testo della Dichiarazione fu segretato, nel 1958 però pubblicato ma solo per i dirigenti del PCUS infatti, possederne una copia ad uso privato era considerato un reato.