"UNO SGUARDO VERSO EST"
06/11/2021


Paziente zero


Aleksej Kokorekin (1906-1959) fu un pittore e disegnatore di manifesti propagandistici dell´epoca sovietica. Fu il più fedele interprete dell´ideologia bolscevica per esprimere gli "straordinari successi del PCUS e l´immensa felicità" del popolo. Kokorekin, nel Dicembre 1959 visitò l´India, soggiornò nella citta di Varanasi e ritornò a Mosca il 23 Dicembre 1959 dove si ammalò il giorno dopo. Ospedalizzato, i medici gli diagnosticarono il "raffreddore". Mori il 29 Dicembre 1959 all´età di 53 anni. Nel frattempo altri pazienti dello stesso ospedale mostrarono sintomi simili come quelli di Kokorekin, Alcuni medici però ebbero il sospetto che si trattasse di vaiolo ma in URSS la malattia fu sconfitta nel 1936 pertanto, l´idea fu archiviata. Il 31 Dicembre, il Cremlino, allarmato dalle notizie che venivano dall´ospedale, prese una decisione , ogni rapporto o contatto con Kokorekin dal suo ritorno a Mosca, inclusi la famiglia, l´amante, i colleghi universitari della figlia, i passeggeri del volo per Mosca, i loro amici, ecc., vennero controllati. Gli agenti del KGB portarono via oltre quattro mila persone per controlli medici obbligatori. Il 16 Gennaio 1960, il più famoso accademico dell´URSS, il Professor Morozov, annunciò il risultato definitivo delle sue ricerche sulla malattia, si trattava di vaiolo. Kokorekin fu considerato il "paziente zero" ed il governo sovietico dichiarò lo stato d´emergenza. Mosca fu ermeticamente chiusa. isolata dal resto del Paese, oltre sei milioni di persone furono obbligate a vaccinarsi. Alla fine del Gennaio 1960, la vaccinazione fu terminata e la catastrofe venne evitata e morirono solo poche persone. In quell´epoca nessuno osò protestare contro l´obbligatorietà del vaccino, non era possibile, non era permesso. L´intera operazione fu controllata e gestita, su ordine del PCUS, dagli agenti del KGB, dai militari e dalla polizia.