"UNO SGUARDO VERSO EST"
04/11/2021


Requiem di Mozart


Sessantacinque anni fa, il 4 Novembre 1956 i carri armati sovietici entrarono a Budapest. La rivolta, iniziata il 23 Ottobre, fu brutalmente repressa ma pur essendo stata sconfitta su ordine del Cremino, ebbe un´importanza notevole nella storia recente dell´Europa. In base agli accordi di Yalta, l´Europa venne divisa, i sovietici non permisero nessuna ribellione come fu dimostrato anche nel 1968 a Praga. I nuovi dirigenti ungheresi inviati su ordine di Mosca, fedelissimi alla dottrina dei soviet, iniziarono una vendetta senza precedenti contro i ribelli. Imre Nagy, ministro e protagonista principale degli eventi storici, fu arrestato successivamente, processato, torturato e condannato a morte. Duecentoventicinque ribelli ungheresi furono catturati, arrestati e condannati anch´essi a morte per aver partecipato alla rivolta. Una vendetta così, la recente storia europea non conobbe. Gli aguzzini guidarono il Paese fino a 1989 senza mai avere nessuna condanna per i crimini compiuti. Oggi, è un dovere rendere omaggio agli eroi che lottarono per la libertà. La foto che condivido illustra l´ingresso a Budapest dei carri armati sovietici.