"UNO SGUARDO VERSO EST"
02/11/2022


La storia siamo noi


Il 2 Novembre 1943 iniziò la deportazione su ordine di Stalin in URSS del popolo caraciai. La repubblica autonoma di Caraciai, abitata da cittadini sovietici turcofoni nel Caucaso, venivano considerati "nemici del popolo". La repubblica autonoma contava in quell'epoca forse 90mila persone. La destinazione della deportazione fu il Kazakhistan e d il Kirghizistan. I vagoni bestiame contenevano 55 persone, il viaggio durava circa dieci giorni in condizioni disumane, con la maggio parte delle persone che erano donne, bambini ed anziani. Gli uomini caraciai lottavano con l'Armata Rossa contro i nazisti, 69.287 caraciai furono deportati, compresi 22mila bambini. La mortalità era molto alta. Gli caraciai furono riabilitati e potettero rientrare nella loro terra d'origine dopo decenni. La storia di questo popolo, poco nota in Europa, racconta una pagina inquietante del XXesimo secolo quando la ragione fu completamente cancellata per raggiungere "ideali", pagando un prezzo molto alto.